I tesori d’arte esposti nella Galleria lunga e nel Museo di San Pietro illustrano la storia del più antico monastero del territorio di lingua tedesca.
La vita religiosa di un monastero e la celebrazione della sacra liturgia richiedeva alcuni utensili (vasa sacra) e tessuti (paramenti), che venivano conservati in sacrestia e più tardi nella tesoreria. Le importanti collezioni dell’Arciabbazia comprendono non solo il tesoro della chiesa, ma anche una collezione di dipinti, un grande patrimonio di grafiche, monete, manufatti d’arte, minerali, strumenti musicali e molto altro ancora.
Capolavori dalla collezione
Nel Museo di San Pietro, che si trova nel cosiddetto Wallistrakt dell’antica residenza del principe arcivescovo (l’ex edificio dell’arco di corte), viene presentata una selezione dei reperti più belli: ad esempio il cosiddetto pastorale di Rupert (un bastone dell’abate dell’XI/XII secolo), un misurino del XII secolo e una croce di casula particolarmente ben conservata del XV secolo. Oppure anche i pezzi da esposizione della collezione acquisita dall’abate Rupert V. Keutzl intorno al 1480: una mitra con una ricca incastonatura di pietre preziose, un pastorale altrettanto decorato artisticamente e una chiusura per il mantello liturgico.
Sala della Musica al Museo di San Pietro, Claviorganum
Inoltre, la sezione “San Pietro e la musica” ripercorre i fruttuosi legami dell’Arciabbazia con Michael Haydn e Wolfgang Amadé Mozart e mostra, tra l’altro, il claviorganum, riccamente decorato con intagli: uno strumento d’organo artisticamente realizzato dal possesso del principe arcivescovo Wolf Dietrich.
Nella terza parte della mostra permanente si racconta la storia di San Pietro, fino alla vita monastica di oggi. L’Arciabate e i membri del convento, per esempio, raccontano la vita nel monastero sotto forma di film: della loro routine quotidiana, dei loro compiti, del loro parlare a Dio.
Uno dei primi edifici a galleria a nord delle Alpi
La Galleria lunga San Pietro, lunga 70 metri e decorata con straordinari stucchi sul soffitto, è uno dei primi edifici di gallerie a nord delle Alpi.
Nell’ex pinacoteca dei principi arcivescovi, costruita tra il 1657 e il 1661 sotto il conte Guidobaldo di Thun e trasferita nell’Arciabbazia di San Pietro nel 1819, sono esposti dipinti religiosi di grande formato provenienti dalle ricche collezioni dell’Arciabbazia di San Pietro, utilizzati principalmente per la devozione religiosa e creati per le stanze del monastero.